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Festival INTERNAZIONALE a Ferrara 2008
L'INTOLLERANZA DI DIANA
CASTELLO ESTENSE | Installazione + Perfornaces

internazionalePROGETTO:: Raccontando con personale attenzione il mito di Atteone*, Stefano Guerrini e Stefano Pasquini, ne svelano la genialità, che non risiede nell’essere una favola morale, ma nei sentimenti di compartecipazione che sa far nascere in noi: è fin troppo facile provare compassione per il povero Atteone sbranato dai suoi stessi cani e giudicare Diana spietata ed ingiusta. Ma a ben guardare, scavando più affondo tra le ‘colpe’ di Atteone e l’impulsività pregiudicante di Diana è in quest’ultima che si identifica la società odierna, incapace di vedere oltre i propri timori. Perché oggi Atteone non è altro che un uomo che, perdendosi in una terra straniera, viene da subito additato come ‘indegno’, come colpevole, e che di fronte allo sgomento causato dal suo arrivo non trova che rabbia. Una rabbia infondata, che lo trasforma agli occhi di tutti in una bestia senza diritti ne umanità; una bestia da cacciare… in una caccia tramutatasi velocemente in uno spettacolo da telegiornale.
Stefano Guerrini, con la sua installazione, svela ed inscena la complessa dualità della società contemporanea, che perdendosi dietro intolleranza ed avari pregiudizi, si mostra compassionevole - tutti noi proviamo pietà per Atteone - senza in realtà mai “dismettere” le proprie fobie - ma di fronte al ‘diverso’ ci comportiamo come Diana - . Nel suo complesso, l‘installazione proposta, completamente rivestita di sapone di Marsiglia, inscenerà un simbolico Sancta Sanctorum dell’ipotetico tempio dedicato a Diana cacciatrice, territorio ostile ed inaccessibile se non a pochi eletti.
Mentre le performances ideate da Stefano Pasquini amplificano fino all’estremo la sorprendente attualità del mito: un primo intervento ricreerà l’atmosfera delle barche degli immigrati clandestini, smarriti e spaventati in terra straniera come lo fu Atteone di fronte a Diana. Il secondo, vedrà coinvolte una diecina di attori, che in veste di passanti, in perfetta sincronia, saliranno sui dieci plinti del cortile, riproducendo per alcuni secondi il saluto romano (emblematico gesto che nel corso della storia si è stereotipato fino ad assumere un significato altro), tornando poi, una volta scesi, a camminare come se niente fosse. La visione di tale atto, provocatorio e fastidioso, porterà lo spettatore a riflettere su quanto anche solo un gesto sbagliato, possa essere offensivo e dimostrazione di intolleranza...dell’Intolleranza di Diana.

* Al termine di una battuta di caccia nei boschi attorno Tebe, i cacciatori iniziano a riunirsi per fare ritorno a casa, ma Atteone si attarda e con passo incerto si ritrova presto in luoghi ignoti. Sarà questa la sua unica colpa (commessa per ingenuità): quella di essersi perso in una terra non sua, in un luogo che non conosce. Nella sua ignoranza, Atteone sorprende Diana che attorniata dalle Ninfe sta facendo il bagno presso una fonte. La dea, presa alla sprovvista dalla visione di questo essere ‘indegno’ non ci pensa due volte nel giudicarlo colpevole e nel punirlo trasformandolo in un animale da preda: un cervo. Atteone, spaventato, angosciato da ciò che è diventato, non sa più che fare. Fugge, ma i cani, ancora di ritorno dalla caccia, lo vedono. O meglio non scorgono in lui che un cervo. E quegli stessi fidati cani, di cui Atteone conosce ogni nome e ogni pregio, come di tanti buoni amici, lo inseguono e lo braccano sbranandolo fino alla morte sotto gli occhi dei ‘vecchi ‘ compagni di caccia che si godono letteralmente lo spettacolo. (Metamorfosi - Ovidio)

pianta_castello

PROGRAMMA::

CASTELLO ESTENSE | DAL 03 AL 05 OTT
STEFANO GUERRINI
L'Intolleranza di Diana, via coperta
installazione

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CASTELLO ESTENSE | SAB. 04 OTT
STEFANO PASQUINI
The Boat People, via coperta
Il Saluto, cortile interno
performances

Per la realizzazione delle performances
si ringrazia la collaborazione di:
Roberta Pazi e CompagniaInProva;
Ass. I.B.O. Italia - ONG;
HERMES, Manifesto per la Cultura. 

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