Marina Fulgeri nasce a Bologna nel 1978.

Marina Fulgeri si forma presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove nel 2003 consegue il Diploma Accademico in Pittura.
Sin dagli esordi, sperimenta una vasta gamma di mezzi espressivi, dalla fotografia alla video installazione, fino alla realizzazione di interventi site-specific, vera e propria peculiarita' del suo lavoro; dimostra inoltre una profonda sensibilita' per l'utilizzo di diversi materiali nella realizzazione dei suoi oggetti e light box, come acciaio, alluminio, plexiglas, o come nastro segnaletico d'emergenza o filo led per le installazioni luminose.
Nella creazione di installazioni l'artista tende al rapporto con il luogo, all'alterazione del dato reale, nell'intento di agire sul senso percettivo di chi guarda ed interagisce con l'opera. Attraverso una rilettura in chiave poetica e concettuale dell'ambiente, l'emento imprevedibilita' diventa fattore centrale per la completezza e comprensione dell'opera stessa.
Nel 2008, sul piano degli interventi d'ambiente, e' presente alla collettiva Re-lighting the city - progetti di arte ambientale, con un'installazione luminosa a Brescia, dal titolo Coming and going e in ambito internazionale, a Reims, in Francia, per la mostra Art en Europe curata da F. Bousteau, con l'opera Lost, un ponte in legno su erba portata, posizionato sul piazzale antistante l'entrata di Domaine Pommery. Nel 2009 Fulgeri partecipa ad Artefiera a Bologna con Impossibile, una colonna in marmo statuario di Carrara e al progetto espositivo Art for art's shake - disarmonic harmony per il Museo della Musica a Bologna proponendo l'opera Megaphone.
Marina Fulgeri vive e lavora tra Bologna e Vignola (MO).