I temi della memoria, del ricordo, della perdita e del recupero, rappresentano una costante nella poetica di Silvia Venturi. Nelle sue opere, presenze impalpabili si incarnano in volti strappati all’oblio del tempo. Bustine di tè, come tele evanescenti, ne registrano le metamorfosi. Sguardi malinconici con delicati corpi di farfalla riemergono da un passato lontano e reclamano uno spazio in cui sostare. L’artista scava nella propria intimit�  riproducendo una wunderkammer dove oggetti semplici, velati dalla patina del tempo, si traducono in “piccole poesie visive” che saturano lo spazio con la loro magica essenzialit� .

Laureatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 2007 consegue l’abilitazione all’insegnamento in Discipline Pittoriche presso la suddetta Accademia.